SISTEMAZIONI IDROGEOLOGICHE E MORFOLOGICHE

> LINEA FERROVIARI AMILANO-NAPOLI
NODO DI FIRENZE – PENETRAZIONE URBANA LINEA A.V.
PASSANTE A.V. - 2° LOTTO PROGETTO ESECUTIVO
RIAMBIENTALIZZAZIONE AREA MINERARIA S.BARBARA
Opere di recupero ambientale, di inserimento paesaggistico e di ingegneria naturalistica
Luogo: 
Committente: 
Anno: 
Importo: 
Prestazione: 

S.Giovanni Valdarno (AR)
Comune di Parma
2010-2011
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Consulenza alla progettazione esecutiva, idraulica ed ambientale


L’intervento riguarda la realizzazione delle opere di Riambientalizzazione dell’ex area mineraria di Santa Barbara coniugando gli obiettivi di integrazione strategica tra le azioni di riqualificazione ambientale e paesaggistica del sito ed i lavori per la realizzazione del Nodo Ferroviario AV di Firenze.
I criteri adottati per il progetto di realizzazione della Collina Schermo con implementazione della funzione ecologica e paesaggistica sono:
  1. criteri di ordine ecologico: la funzione ecologica della “Collina Schermo”, nella configurazione progettuale risulta caratterizzata dalla disposizione dei volumi di materiale di scavo resa disponibile dai processi produttivi del Nodo di Firenze e funzionale alla specializzazione degli interventi di ricostruzione ecosistemica caratterizzati da ambienti prativi, ambienti di macchia-radura ed ambienti forestali, nonché di integrazione con la complessiva connettività ecologica locale;
  2. criteri di ordine paesaggistico: i criteri di ordine paesaggistico assunti nella formulazione delle scelte progettuali, unitamente ai criteri di ordine naturalistico e ingegneristico, sono specificamente di indirizzo conservativo, ovvero di mantenimento di un equilibrio di forme rispetto all’area vasta circostante e di tutela della qualità percettiva rispetto alle morfologie naturaliformi esistenti.
L‘opera è caratterizzata da una morfologia “naturaliforme” cioè sagomata con ampi impluvi e displuvi che evitano un’eccessiva concentrazione delle acque meteoriche. La protezione dall’erosione superficiale è stata affidata prevalentemente all’adozione del “prato armato”, cioè all’utilizzo di essenze particolari caratterizzate da un rapido attecchimento e dalla formazione di lunghe radici che, penetrando in profondità, legano la coltre ai terreni sottostanti. Questo modello, evitando ogni eccessiva concentrazione delle acque permette di limitare gli interventi con fossi solo agli impluvi principali. Questi, realizzati con le tecniche dell’ingegneria naturalistica, rispondono perfettamente al criterio di flessibilità assunto a base della progettazione. Per analoghi motivi di flessibilità la viabilità di servizio e le piste ciclopedonali sono previste con pavimentazioni di tipo naturale in pietrame stabilizzato in terra.

IMG I7 Collina1

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