ANALISI DI STABILITA’ DELLE PIANTE (VTA)

> SOLARI FABRIZIO
Valutazione della stabilità di un esemplare di acero saccarino (Acer saccarum)
Luogo: 
Committente: 
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Prestazione: 

Comune di Parma
Solari Fabrizio
2013
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Esecuzione campionamenti e perizia


La valutazione di stabilità è stata eseguita secondo l’approccio biomeccanico proprio del metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment o Valutazione Visiva degli Alberi). Si tratta di una metodologia basata sull'analisi qualitativa e/o quantitativa di numerosi descrittori mediante i quali l'albero viene rappresentato nella forma, nella collocazione spaziale, nei rapporti con l'ambiente circostante e nelle sue condizioni vegetative e sanitarie. La V.T.A. muove dall'assunto che la forma e l'aspetto di un albero derivano dalla capacità dell’albero di assorbire e ripartire adeguatamente fra le macrocomponenti (chioma, branche, fusto, colletto e radici) le sollecitazioni esterne di origine meccanica e di concorrenza per la luce, l'acqua e gli elementi minerali. Sotto il profilo squisitamente meccanico, il dimensionamento strutturale dell’albero risponde al principio noto come assioma della tensione costante: l’albero, sulla base di sollecitazioni meccaniche esogene (agenti atmosferici) ed endogene (il carico della chioma) ottimizza la propria struttura in modo che nessun punto risulti né sovraccarico (e perciò a rischio di rottura) né sotto sollecitato (eventualità che comporterebbe uno spreco di materiale di sostegno, e perciò uno spreco energetico). In condizioni di equilibrio, l’albero tende a distribuire le sollecitazioni in modo uniforme in ogni sezione del fusto.
Gli strumenti attualmente utilizzati per diagnosticare i fenomeni di alterazione del legno indotti da alterazioni fungine, fratture e cavità sono: il frattometro, il penetrometro elettronico, martello ad impulsi, il tomografo sonico ed il succhiello di pressler, riducendo al massimo le indagini invasive si è proceduto con l’analisi con penetrometro che rappresenta a tutt’oggi uno strumento insostituibile.
L’insieme delle stime oggettive e soggettive svolte costituisce la base per la determinazione del grado di pericolosità di ogni albero, intesa come grado di predisposizione dell’albero a manifestare crolli, schianti o sradicamenti. La classificazione adottata è quella recentemente proposta e approvata dalla Società Italiana di Arboricoltura e allegata al Protocollo ISA sulla Valutazione di Stabilità degli Alberi.

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